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PUG - Disciplina del Piano

Azione 2.3a Rendere la città universalmente accessibile


 

> Descrizione  
Il Piano, nel concorrere a rendere Bologna abitabile ed inclusiva, si inserisce nel più ampio contesto della tutela e della promozione dei diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite e dalla Costituzione Italiana e intende contribuire all’applicazione dei principi generali di pari opportunità, permettendo a tutti di godere in modo pieno ed effettivo degli spazi della città. Il quadro di riferimento interdisciplinare nel quale il Piano urbanistico generale ed il Regolamento edilizio si collocano è costituito dal Piano di Inclusione Universale di Bologna (PIU-BO).
 
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Il Piano tiene conto delle differenti esigenze di chi abita la città per viverla in autonomia: il punto di vista degli anziani, dei bambini, delle persone che solo temporaneamente hanno ridotte capacità motorie, delle persone con disabilità (riconducendo questa condizione “all’esistenza di barriere di varie natura che possono essere di ostacolo a portatori di minorazioni fisiche, mentali o sensoriali a lungo termine”, come dichiarato nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità). Il principio di riferimento è la “progettazione universale”, ovvero “la progettazione di prodotti, strutture, programmi e servizi utilizzabili da tutte le persone, nella misura più estesa possibile, senza il bisogno di adattamenti o di progettazioni specializzate”. L’accessibilità è pertanto conseguita attraverso tale principio, eliminando le barriere (architettoniche e non), anche avvalendosi di innovazioni tecnologiche e dispositivi assistivi per consentire a tutte le persone con disabilità o con ridotte capacità motorie e sensoriali, un accesso su base paritaria e non discriminatoria.
 
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L’obiettivo di città accessibile è perseguito nel Piano anche attraverso la diffusione su tutto il territorio di una rete equilibrata di attrezzature e servizi di qualità (di cui alla strategia 2.2 >> ), che comporta l'implementazione nel tempo delle aree pubbliche e la loro integrazione con i luoghi dell’abitazione, del lavoro e dello svago. In collegamento con l’azione 2.3c >> sul ridisegno di uno spazio stradale accessibile e con l’azione 3.1g >> sull’integrazione della trama portante della rete ciclabile urbana, la presente azione intende garantire la possibilità di raggiungere a piedi (distanza massima di 1.000 m) una ampia gamma di servizi e luoghi per la vita in pubblico (servizi di prossimità). Tenendo conto della pandemia SARS-CoV-2 e del mutato contesto relazionale, occorrerà continuare ad approfondire le prospettive tracciate da questo Piano sulla necessità di connettere i luoghi dell’abitare e i servizi di prossimità.
 
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> Campo di applicazione  

L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:

  • territorio comunale >>
     
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> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune interviene sul patrimonio di proprietà, sullo spazio pubblico e l’arredo urbano ispirandosi ai principi della “progettazione universale”/”design for all”.
 
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Il Comune è impegnato a vario titolo sul tema dell'accessibilità, per rimuovere gli ostacoli, per
garantire l’uguaglianza sostanziale e la partecipazione effettiva delle persone con disabilità, nonché per promuovere la cultura dell’accessibilità degli spazi urbani attraverso il superamento delle barriere architettoniche e delle barriere interiori, rappresentate dai nostri pregiudizi. Nel quadro di un più ampio “Piano per l’inclusione universale”, quindi, verrà predisposto, come piano di settore, il P.E.B.A. (Piano di eliminazione delle Barriere Architettoniche, L. 41/1986 art. 32 c.1), assieme ad eventuali altri piani che hanno conseguenze specifiche sull’accessibilità dello spazio stradale. In tale contesto il Settore di competenza studia e favorisce l’accessibilità dei disabili alle aree pedonali.
 
2138
Il Comune favorisce con incentivi di carattere fiscale l’offerta di alloggi per persone con disabilità.
 
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Il Comune inserisce nel controllo dell’attività edilizia di cui al Regolamento edilizio - c2.11 >>,  una verifica post operam dei requisiti di accessibilità, e favorisce un dispositivo di verifica civica delle opere accessibili in piena collaborazione con i cittadini le associazioni di persone con disabilità, come dettagliato nel Regolamento edilizio - art. 12 >>.
 
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Il Comune, nella consapevolezza che le dotazioni devono sempre essere adeguate al mutamento sociale, intende rafforzare infrastrutture e servizi che favoriscano policentrismo e accessibilità; a tal fine promuove nuovi modelli di prossimità nella dotazione dei servizi per assicurare un accesso sempre più facile da parte degli utenti.
 
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Il Comune promuove nuove forme di vicinato e convivenza sociale e abitativa volte a sviluppare risorse, competenze ed economia di prossimità.
 
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> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
In tutti gli interventi urbanistici, gli spazi, in particolare gli spazi pubblici e di uso pubblico, devono essere progettati ispirandosi ai principi della “progettazione universale” (design for all). Inoltre i nuovi edifici residenziali oltre a garantire spazi comuni accessibili devono prevedere un numero minimo di alloggi accessibili, come definito in funzione della tipologia di intervento dal Regolamento edilizio- art.27 E15 >>.
 
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Tutti gli interventi urbanistici che prevedono l’insediamento di funzioni residenziali devono garantire l’accessibilità degli abitanti ai servizi di prossimità così come definiti nell’Azione 2.2a >>. Gli interventi, in sede di progettazione e proposta, devono pertanto verificare che siano accessibili entro il raggio di 1.000 m (percorso pedonale senza barriere) da ogni abitazione prevista, i seguenti servizi:

almeno quattro riconducibili alle seguenti categorie:

  • salute
  • sport
  • istruzione
  • cultura
  • sociale
  • verde

almeno sei riconducibili alle seguenti categorie:

  • commercio di vicinato
  • servizi di vicinato
     
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Tali attrezzature e servizi possono essere considerati accessibili anche se collocati a distanze maggiori se da ogni abitazione prevista è accessibile la rete di trasporto pubblico come da layer Catalogo dati cartografici “Accessibilità alla rete portante del trasporto pubblico locale”, e le stesse tipologie di attrezzature e servizi sono collocate entro 2.500 m da ogni abitazione.
 
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Se non disponibili, le attrezzature e i servizi indicati possono essere previsti dall’intervento
urbanistico stesso, in modo da garantire medesime condizioni di accessibilità.
 
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> Prescrizioni per gli interventi edilizi  
Tutti gli interventi di Qualificazione edilizia trasformativa devono essere progettati ispirandosi ai principi della “progettazione universale” (design for all). Inoltre i nuovi edifici residenziali oltre a garantire spazi comuni accessibili devono prevedere un numero minimo di alloggi accessibili, come definito in funzione della tipologia di intervento dal Regolamento edilizio - art.27 E15 >>.
 
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In tutte le unità immobiliari sedi di attività aperte al pubblico deve essere garantito il requisito della visitabilità; le modalità e i tempi per garantire tale requisito sono definite nel Regolamento edilizio art.27-E15 >>; uno specifico documento allegato al Regolamento edilizio, suggerirà modalità attuative e soluzioni tipo anche rispetto all’adeguamento del patrimonio storico.
 
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Negli interventi di qualificazione edilizia conservativa, nel rispetto dei caratteri della città storica e degli edifici di interesse, è sempre ammessa la realizzazione di volumi al di sotto dell’area di sedime, e la nuova costruzione di ascensori accessibili, scale di sicurezza, parcheggi e vani accessori completamente interrati nel lotto di pertinenza, sempre se realizzati ai fini del superamento di barriere architettoniche. Tali manufatti non sono computabili nel Volume totale dell’edificio
 
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Le dimensioni delle rampe delle scale esistenti può essere ridotta per inserire ascensori funzionali al superamento di barriere architettoniche. Le modalità attuative sono definite nel Regolamento edilizio - art.27 E15 >>.
 
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Azione 2.3b Realizzare spazi aperti ed edifici pubblici di alta qualità architettonica e ambientale


 

> Descrizione  
Il Piano individua negli spazi aperti e negli edifici di proprietà e uso pubblico uno dei campi privilegiati per l’attuazione delle strategie e delle azioni della presente Disciplina e si fa promotore della sperimentazione di tecnologie e tecniche costruttive innovative in materia di risparmio energetico ed idrico, di benessere microclimatico e regolazione dei cicli naturali, anche attraverso soluzioni che favoriscano l’implementazione di sistemi naturali (Nature-based solutions - NBS) nonché di sicurezza sismica. Il disegno e la realizzazione di spazi ed edifici pubblici di qualità rappresenta oggi un’occasione imperdibile per contribuire ad affrontare il tema dell’adattamento della città ai cambiamenti climatici.
 
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In particolare lo spazio aperto pubblico rappresenta il luogo privilegiato dove si manifesta la vita dei cittadini fuori dallo spazio privato e dai luoghi di lavoro. Costituisce una porzione notevole dello spazio della città ed è pertanto necessario che sia progettato, realizzato e manutenuto in maniera eccellente, se si vuole contribuire a garantire elevati livelli di qualità della vita. A tal fine lo spazio pubblico deve essere facilmente accessibile e percorribile da chiunque, sicuro, bello e confortevole.
 
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Le medesime necessità valgono anche per gli edifici che ospitano attrezzature pubbliche al servizio del cittadino. Si tratta di spazi e luoghi che implicitamente possono promuovere e sostenere il benessere e nuovi stili di vita, qualora risultassero più salutari, percorribili o fruibili in sicurezza di giorno e di notte, inclusivi dal punto di vista sociale, ricchi di stimoli e possibilità d’uso molteplici in termini spaziali e temporali, in grado di creare identità (e pertanto di rafforzare il senso di comunità).
 
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> Campo di applicazione  

L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:

  • aree a rischio di marginalità sociale >>;

e ai seguenti elementi della Tavola dei vincoli - Altre perimetrazioni >>:

  • perimetro del territorio urbanizzato.
     
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Ai fini dell’applicazione della presente azione si rimanda all’elaborato Profilo e conoscenze Schede 15 >> e 16 >>
 
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> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune, al fine di assicurare spazi pubblici più sostenibili e di maggiore qualità funzionale e formale, attraverso l’attività di tutti i settori coinvolti nella pianificazione, progettazione e realizzazione di interventi su edifici e spazi aperti di proprietà e uso pubblici, applica e sperimenta le condizioni di sostenibilità e le prescrizioni per gli interventi edilizi individuate dal presente Piano nelle varie Strategie (se non in contrasto con specifiche caratteristiche funzionali richieste per il buon funzionamento delle varie attrezzature), privilegiando sempre i migliori livelli prestazionali di cui al RE e operando, nella direzione della sperimentazione e dell’innovazione.
 
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Rispetto a quanto già disciplinato in merito dal PUG, il Comune si impegna ad applicare e sperimentare i principi e le disposizioni stabilite nelle seguenti azioni:

  • accessibilità universale, sicurezza e adeguatezza tecnologica, sostenibilità energetica ed ambientale: Azioni 1.1a >>, 1.4a >>, 1.4b >>, 2.3a >>;
  • minimizzazione dell’utilizzo di suolo, delle impermeabilizzazioni e tendenza all’invarianza idraulica, miglioramento della qualità delle acque e riduzione dei prelievi: Azioni 1.1d >>, 1.2c >>, 1.2d >>, 1.2e >>;
  • salvaguardia della biodiversità e dei servizi ecosistemici: Azioni 1.2a >> e 1.2b >>;
  • sicurezza geologica, idraulica e sismica, con particolare attenzione alla corrivazione e alla riduzione della vulnerabilità, al contenimento dei rischi naturali e antropici e mitigazione dell’effetto isola di calore: Azioni 1.3a >>, 1.3b >>, 1.3c >>, 1.3d >>;
  • economia circolare: Azioni 1.4c >>, 1.4d >>;
  • qualificazione paesaggistica e tutela dei beni, degli edifici e del paesaggio storico: Azioni 2.4a >>, 2.4b >>, 2.4c >>, 2.4d >>, 3.4a >>;
  • miglioramento delle infrastrutture e dei sottoservizi: Azioni 3.1b >> e 3.1c >>.
     
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Nell’individuazione, realizzazione e gestione delle dotazioni territoriali vengono perseguiti anche criteri di semplicità di utilizzo e di gestione, comfort, riconoscibilità e comprensibilità, qualità dello spazio fisico e degli oggetti che lo compongono. Inoltre deve essere favorita, fin dalla fase di progettazione, la realizzazione di dotazioni territoriali multi-prestazionali e/o improntate ad una flessibilità di utilizzi durante tutto l’arco della giornata. L’integrazione fra gli usi e la molteplicità degli usi nel corso della giornata deve essere favorita per aumentare l'utilità dell'attrezzatura o dello spazio aperto e la vitalità complessiva del contesto di riferimento. Oltre agli usi principali attribuiti all'area, si considerano compatibili tutte le attività complementari al loro svolgimento e pertanto gli spazi accessori e di servizio che le ospitano. Un’attenzione particolare deve essere riservata allo spazio pubblico di gioco per bambini, adolescenti e ragazzi.
 
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Nelle aree individuate dal Piano come a rischio di marginalità sociale si concentra l’attenzione del Comune per aumentare l’offerta di attrezzature e spazi aperti, in termini quantitativi e qualitativi. Il Comune si fa promotore di interventi per costruire e realizzare un “piano di rammendo” a scala di quartiere, attraverso una metodologia basata su un approccio “dal basso” (incontri con la popolazione per raccogliere dati, informazioni e idee; facilitazione della comunicazione tra le parti; illustrazione agli abitanti delle verifiche sugli immobili e le aree disponibili per la rigenerazione; individuazione di una serie di proposte che possano diventare operative a breve e a medio termine; formulazione di una gerarchia d’urgenza ed efficacia degli interventi).
 
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L’Amministrazione comunale promuove il ricorso a concorsi di idee e di progettazione per l’elaborazione di progetti di alta qualità, coniugando le conoscenze acquisite mediante l’attivazione di eventuali processi di partecipazione con la capacità progettuale dei professionisti. Il Comune, con particolare riferimento agli spazi aperti e agli edifici pubblici, promuove pertanto le varie forme concorsuali commisurandone modalità e caratteristiche in funzione delle esigenze di programmazione, delle risorse e dei tempi disponibili. Oltre a promuovere direttamente i concorsi, favorisce e sostiene, anche attraverso i propri canali di comunicazione, analoghe iniziative in capo ad altri soggetti pubblici e privati.
 
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> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Tutti gli interventi urbanistici devono rispettare le indicazioni riportate negli Indirizzi per le politiche urbane della presente Azione al fine di progettare e realizzare interventi che rispondano in maniera piena e puntuale ai nuovi standard di riferimento ed alle esigenze previste.
 
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Azione 2.3c Rinnovare lo spazio stradale in termini di qualità formale ed ambientale, accessibilità e sicurezza


 

> Descrizione  
Il Comune si è dotato di numerosi strumenti che hanno il compito di pianificare e progettare lo spazio stradale che costituisce, in tutte le sue articolazioni, la principale sequenza di spazi aperti pubblici presenti in città. Si tratta pertanto di un insieme di spazi che devono essere attentamente pianificati e progettati, in termini sia funzionali che formali, perché devono funzionare bene ed esprimere un’alta qualità estetico-formale, due aspetti che contribuiscono a renderli fruibili in maniera sicura, facile, intuitiva e piacevole da parte di tutti i possibili utenti. Bisogna considerare inoltre lo spazio stradale come campo di applicazione di interventi a favore dell’aumento della resilienza della città, lavorando sulla de-pavimentazione e sulla realizzazione di nuovi spazi verdi integrati. Costituiscono pertanto strumenti di riferimento il PUMS, il PGTU e il Biciplan, ognuno dei quali approfondisce specifici aspetti.
 
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Il Comune si dota di apposite Linee guida o Regolamenti al fine di indirizzare la progettazione degli interventi sulle strade della città storica, distinguendo gli spazi aperti stradali per forma, origine e destinazione, considerando in particolare il paesaggio urbano, le pavimentazioni, gli arredi, la manutenzione.
 
2163
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • territorio comunale >>.
  • accessibilità alla rete portante del trasporto pubblico locale >>.
     
2164
Ai fini dell’applicazione della presente azione si rimanda all’elaborato Profilo e conoscenze Scheda 68 >>.
 
2165
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il PUMS a livello strategico e il PGTU a livello operativo, contengono le indicazioni per politiche di miglioramento dello spazio stradale che tengano assieme vari temi: la sicurezza e la circolazione stradale con particolare attenzione alla tutela dei più “deboli”; la riduzione del costo di trasporto, del consumo energetico e del dispendio in termini di risorse; la riduzione degli inquinamenti atmosferico e acustico, puntando ad una riqualificazione dell’ambiente e degli spazi urbani (obiettivo condiviso con il presente Piano).
 
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Il PGTU contiene le indicazioni per la realizzazione delle aree pedonali, della “città 30”, delle isole ambientali e delle zone residenziali e una nuova classificazione delle strade che supporta scelte di circolazione veicolare in campo urbano per tutelare e promuovere lo spazio collettivo e la mobilità non privata.
 
2167
Le strade e le piazze davanti agli edifici scolastici, dove lo spazio della scuola incontra lo spazio pubblico, sono oggetto di una progettazione specifica per garantire ai bambini e ragazzi maggiore autonomia e consapevolezza della città .
 
2168
Questi obiettivi saranno conseguiti attraverso l’aggiornamento del Regolamento viario del Comune di Bologna, che terrà conto delle indicazioni contenute nelle Linee guida per la progettazione della città ciclabile (facenti parte del Biciplan), e attraverso gli interventi che saranno programmati nei prossimi anni per dare attuazione ai piani.
 
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La trasformazione dei modi di mobilità e la rilevanza della re-infrastrutturazione del sottosuolo costituiscono inoltre condizioni strutturali che impongono una nuova attenzione alla progettazione della strada, intesa anche come spazio abitabile e che, in quanto tale, deve contribuire all'assorbimento dell’acqua e al suo drenaggio (vedi sistemi di raccolta e drenaggio sostenibili delle acque meteoriche - SuDS, di cui all’art. 53 >> del Regolamento Edilizio), anche con interventi di de-pavimentazione, e alla mitigazione del calore con le alberature (vedi artt. 38 >> e 39 >> del Regolamento Edilizio). La gradevolezza della strada è un altro requisito di comfort che influisce sull’abitabilità della città.
 
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> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Considerati gli obiettivi sopra richiamati e con riferimento agli strumenti di settore in base ai quali verranno valutate le proposte di intervento urbanistico, si stabiliscono le seguenti condizioni di sostenibilità per l’assetto dello spazio stradale:
  • tutti gli interventi urbanistici con prevalente funzione residenziale devono soddisfare le condizioni di accessibilità con il trasporto pubblico, di cui all’Azione 1.3d - Inquinamento atmosferico >>, e progettare lo spazio stradale e le connessioni ciclabili e pedonali secondo le indicazioni della normativa sopra richiamata;
  • è possibile proporre interventi in parti di città ad elevata accessibilità sostenibile (rappresentate nel layer accessibilità alla rete portante del trasporto pubblico locale >> ), con una progettazione che, a seguito di un apposito studio di analisi dell’accessibilità e conseguente valutazione dell’opzione di riduzione delle auto, escluda o riduca significativamente l’utilizzo dei veicoli motorizzati privati; coerentemente con questa scelta si potrà valutare la riduzione (se non addirittura l’esclusione) degli standard di parcheggio pubblico ed eventualmente anche di quello privato, come previsto nell’azione 2.2a >>. Le convenzioni urbanistiche, accluse agli accordi operativi, ai piani attuativi di iniziativa pubblica o ai permessi di costruire convenzionati, che disciplinano tali interventi di rigenerazione, riportano l'impegno del privato e dei suoi aventi causa a rispettare le limitazioni all'uso di autovetture e sono trascritte nei registri immobiliari;
  • i progetti di interventi di Addensamento o sostituzione urbana o di Ristrutturazione urbanistica devono considerare la progettazione della strada anche dal punto di vista ambientale, per il miglioramento del comfort urbano, come previsto dall’Azione 1.3b >>.
     
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